La pasta fresca deve cuocere in abbondante acqua salata; la quantità d’acqua consigliata è di circa otto volte superiore il peso della pasta. Aggiungete all’acqua un cucchiaio di olio, che impedirà alla pasta di attaccarsi.
Regola fondamentale è buttare la pasta a ebollizione avvenuta, quindi rimestarla con un forchettone perché non si attacchi al fondo si aggreghi in grumi.
La pasta ripiena, invece, va versata qualche attimo prima dell’ebollizione: così si riesce ad evitare che si apra e perda il ripieno. L’ebollizione si blocca nel momento in cui si versa la pasta nell’acqua, quindi è necessario alzare la fiamma per alzare la temperatura. Quando l’acqua è nuovamente in ebollizione, la fiamma va abbassata a regolata a un fuoco moderato.
Non coprite mai completamente la pentola in ebollizione, perché questo causerebbe la fuoriuscita del liquido. I tempi di cottura sono determinati dal tipo di pasta, dallo spessore della sfoglia, dai vari ingredienti (uovo, semola, farina, ecc.) E dai gusti di ognuno.
Noi consigliamo comunque di scolarla quando risulta al dente. Le paste ripiene richiedono una particolare attenzione nella cottura, perché se questa si prolunga, o se il fuoco è troppo vivace, si rischia l’apertura della sfoglia.
Altra cosa importante è che l’acqua utilizzata per la cottura non sia eccessivamente calcarea, poiché l’acqua dura può occludere la porosità della sfoglia e provocare una cottura non uniforme. Il problema è facilmente risolvibile attrezzando con un depuratore l’impianto dell’acqua.